Il centrocampista della Juventus, Paul Pogba, ha recentemente affrontato la controversia legata alla sua sospensione per l’assunzione di una sostanza proibita e ha risposto alle dichiarazioni del tecnico del Bologna, Thiago Motta, che ha trovato offensive.
In un’intervista non autorizzata dal club, Pogba ha espresso il desiderio di rimanere alla Juventus, anche accettando una riduzione dello stipendio. Tuttavia, secondo fonti italiane, potrebbe raggiungere un accordo per rescindere il contratto entro gennaio, così da trovare una nuova squadra prima della fine della sua squalifica, prevista per marzo 2024.
Pogba ha spiegato che la sostanza vietata era stata prescritta da un noto medico americano in Florida, a cui si era rivolto dopo una serie di infortuni.
“Il mio unico errore è stato non chiedere informazioni su ciò che un professionista mi aveva prescritto. Ripeto, un professionista”, ha dichiarato a IlBianconero. Ha aggiunto che dispone di uno staff personale, composto da chef, allenatore e fisioterapista, come già avveniva al Manchester United, e ha assicurato che non ripeterà lo stesso errore in futuro.
Pogba ha inoltre espresso il suo dispiacere per i commenti di Motta, che durante una conferenza stampa ha parlato di lui al passato, suggerendo che la sua carriera fosse conclusa.
“Sentire Thiago Motta parlare di me al passato mi ha ferito. È stato come se fossi finito, come se non fossi più un giocatore”, ha detto Pogba, secondo quanto riportato da Cronache di Spogliatoio tramite IlBianconero.
Tuttavia, ha affermato di non credere che Motta volesse offenderlo e ha manifestato l’intenzione di chiarire la questione di persona.
Con il suo futuro alla Juventus ancora in bilico, Pogba è determinato a tornare in campo una volta terminata la squalifica.